La falce  

Quando l’erba era pronta, il contadino si alzava di buon mattino e si portava nel campo con il fèro da segare (la falce fienaia). La falce era costituita da una lunga lama ricurva terminante a punta e fissata mediante uno sperone a un lungo manico di legno con una ghiera di ferro e un cuneo di legno, in modo tale da formare con quella un angolo retto. Sul manico erano applicate due impugnature trasversali, sempre in legno.
Per guzhare el fèro (affilare la falce), la pria (cote) doveva essere bagnata: veniva tenuta allora con un po’ d’acqua in un coaro (portacote) appeso, sul di dietro, a una cinghia che il contadino portava ai fianchi. Il coaro in origine era ricavato da un corno di bue cavo, ma ve ne erano anche di legno e, in tempi più recenti, di lamiera e perfino di plastica.

 

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